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Le criticità

 

La difficoltà di perdere peso:

 

  • 1) il punto di vista psicologico:  tre principali tipologie di soggetti obesi/sovrappeso:

    • gli iperfagici prandiali : mangiano tanto al pasto

    • i grignotteurs : mangiucchiano tutto il giorno,  in genere cibo spazzatura

    • i binge eaters : vero e proprio disturbo del comportamento alimentare 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  • 2) il punto di vista dietistico

 

Bisogna ricordare che spesso si giunge dal dietista  dopo un percorso molto lungo, fatto di diete  (fai da te, seguiti da specialisti o lette sulle riviste),  con aggiunta di farmaci, erbe e quant’altro. Purtroppo il risultato di anni di diete inadatte e incongrue  Ã¨ il rallentamento del metabolismo basale. Ma ricominciare è sempre  bene, occorrerà ridefinire di volta in volta  propri obiettivi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  • 3) il punto di vista endocrinologico

 

Molti presentano, inoltre, alterazioni ormonali che influiscono negativamente e che ostacolano ancor di più la perdita di peso (tiroide, surrenali). E’ utile allora fare il punto su alcune situazioni ormonali che, se presenti, devono innanzitutto essere individuate, e, in secondo luogo, far capire al paziente la complessità della situazione: la sua difficoltà nella perdita di peso, purtroppo, può essere legata a un insieme di disordini metabolici che tendenzialmente hanno come denominatore comune un abbassamento delle richieste energetiche e un quadro alterato del metabolismo lipidico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IN REALTA' UN BUON PERCORSO DI DIMAGRIMENTO E' MOLTO COMPLESSO E VA' BEN AL DI LA' DELLA SEMPLICE "DIETA", MA E' UN INSIEME DI PIU' COSE: EMOZIONI E LORO GESTIONE, CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE SCELTE, EDUCAZIONE E APPRENDIMENTO IN CAMPO ALIMENTARE, SAPERSI METTERE IN GIOCO E PARTECIPARE ATTIVAMENTE AL NUOVO PERCORSO NON DELEGANDO PIU'  IL PROPRIO SUCCESSO O INSUCCESSO SEMPLICEMENTE A UN OPERATORE SANITARIO, CONCENTRARSI SUL PRESENTE, LASCIANDO IL PASSATO DI DIETE E INSUCCESSI LI' DOVE SONO, SENZA PENSARE AL FUTURO (QUANDO AVRO' PERSO 10 KG, CHISSA' SE E' LA VOLTA BUONA, ECC) PERCHE' COSI' FACENDO SI PERDE DI VISTA LA NAVIGAZIONE.

E' DIFFICILE, MA NON IMPOSSIBILE: BISOGNA DARSI TEMPO, I CHILI VANNO PERSI CON GRADUALITA' E NON SPARISCONO PER MAGIA, NON ESISTONO PILLOLE DIMAGRANTI (CI SAREBBE STATO IL NOBEL) MA ESISTE IL CAMBIAMENTO E LA TRASFORMAZIONE. 

CON IL MIO METODO DI LAVORO VOGLIO RENDERE AUTONOMA LA PERSONA NELLE PROPRIE SCELTE ALIMENTARI. 

 

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno.
Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.

 

 

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